sexta-feira, 29 de janeiro de 2010

Un Vescovo pro motu proprio (della serie: quando le nomine episcopali son fatte bene...)


Mons. Aillet, l'intrepido neovescovo di Bayonne (che poverino ha ereditato una diocesi sinistrata da decenni di 'pastorale' modernista - al punto che quando il seminario aveva chiuso anni fa per mancanza di allievi, il suo rettore aveva definito quell'evento una chance in vista di una futura chiesa senza preti ordinati), si è recato domenica scorso a Bordeaux per celebrare solenni ordinazioni diaconali e suddiaconali di chierici dell'Istituto Buon Pastore (nella foto). Ovviamente, con il consenso dell'ordinario del luogo, il card. arcivescovo Ricard.

Si tratta della prima volta che un vescovo celebra nella chiesa di Saint-Eloi, dacché essa è nelle mani dell'Istituto tradizionale del Buon Pastore. Prima della riconciliazione con Roma di questo istituto, l'arcivescovo di Bordeaux aveva combattuto un'aspra battaglia per riavere quella chiesa, invero semiabbandonata prima che la occupassero e restaurassero i tradizionalisti, ai quali tra l'altro il consiglio comunale - in Francia le chiese appartengono ai Comuni - l'aveva assegnata. Parroco di Saint-Eloi è l'abbé Laguerie che, prima della sua espulsione dalla Fraternità S. Pio X perché favorevole ad accordi con Roma, era stato a lungo parroco della celeberrima Saint-Nicolas-de-Chardonnet a Parigi.

Il vescovo Aillet, prima della nomina vicario generale della diocesi di Tolone (la diocesi filotradizionale di Francia, che ha da sola più seminaristi di Parigi), desidera incoraggiare lo sviluppo di centri di Messa tradizionale, a partire dalla sua diocesi dove ha già istituito a novembre una Messa tradizionale e conta, a quanto pare, di far impiantare comunità tradizionaliste.