terça-feira, 23 de novembro de 2010

Ci scrive: p. Lorenzo, cp Maranatha.it, che per lungo tempo ha rappresentato uno strumento validissimo all'interno del popolo di Dio, sembra essere ormai scaduto. Maranatha.it risponde: Caro Padre Lorenzo, Il servizio Maranatha.it offre gratuitamente a proprie spese, sin dalla sua fondazione dal Dicembre del 1999, la diffusione della Liturgia ed il Magistero della Chiesa Cattolica di rito Romano. Dall'emissione del Motu Proprio Summorum Pontificum del Papa ci siamo sentiti in dovere ed anche il piacere di inserire il Messale del Rito di Pio V. Da quel momento abbiamo subito malevoli e cattivi attacchi da parte di alti prelati e sacerdoti. Nel tempo questi attacchi si sono affievoliti, grazie alle continue catechesi che il Papa rivolge principalmente ai Vescovi, ai sacerdoti e a noi fedeli.


Spett.le redazione Maranatha.it

mi sono sempre servito con piacere del vostro sito che ho lungamente reputato un utile strumento di diffusione di cultura cristiana oltre che di sussidi liturgici. Da qualche tempo, però, non mi connettevo se non furtivamente, non avendo tempo di consultare blog ed altre pagine ma puntando direttamente a quel che mi interessava per rispondere con maggiore solerzia ai miei impegni pastorali.

Oggi, però, mi sono preso la briga di leggere il lungo elenco di cose pubblicate in Home Page e la sensazione che ne ho avuto è stata raccapricciante e tristissima: si sono moltiplicati oltre misura i contenuti "a senso unico" e sembra che questo sito abbia perso di vista la funzione primigena per abbracciare piuttosto quella di "promotrice" della messa in latino arrivando anche a scrivere al romano pontefice una lettera che giudico assolutamente temeraria ed espressione di una preoccupante mancanza di comunione coi pastori della Chiesa.

Premesso che non ho nulla in contrario alla messa in Latino (per quanto questa lingua un tempo morta sia ormai sepolta e quindi di rilevanza pastorale assolutamente marginale), trovo motivo di preoccupazione che qualcuno abbia potuto dire (arrivando anche a generalizzare!) che "i nostri vescovi stanno uccidendo la nostra chiesa" (presentando come oggettivo qualcosa che invece è frutto di una loro personalissima considerazione).

Il romano pontefice, infatti, ha concesso di celebrare la messa in latino (alle condizioni note) senza per questo imporre tale modus celebrandi. Dire quindi che i vescovi disobbediscono al romano pontefice perché non celebrano in latino nelle loro cattedrali costituisce un'accusa grave ed immotivata, oltre che un segno gravissimo di mancanza di comunione coi successori degli apostoli.

E dove manchi la comunione, lo sappiamo, gongolano i sempre più numerosi delatori della Chiesa ed il diavolo stesso (che è il "contro la comunione" per antonomasia).

Pur comprendendo le buone intenzioni che hanno originato questa lettera, e che sono alla base di tanta parte (troppa ormai) dei links presenti sulla home page del vostro sito, ritengo che vada recuperata la comunione con la Chiesa ed i suoi pastori: o per fede si accetta che essi sono scelti da Dio per guidare la Chiesa, oppure si contribuirà fattivamente allo sgretolamento della Chiesa di Cristo.

Maranatha.it, che per lungo tempo ha rappresentato uno strumento validissimo all'interno del popolo di Dio, sembra essere ormai scaduto. Speriamo di assistere ad un ravvedimento di quanti lo gestiscono perché il sito torni ad essere un servizio reso alla cristianità con la semplicità del "servo inutile".

Con fraterno affetto, vi accompagno con la mia preghiera e vi racchiudo nelle piaghe gloriose di Cristo Crocifisso e Risorto.

p. Lorenzo, cp




Maranatha.it risponde:

Caro Padre Lorenzo,

Il servizio Maranatha.it offre gratuitamente a proprie spese, sin dalla sua fondazione dal Dicembre del 1999, la diffusione della Liturgia ed il Magistero della Chiesa Cattolica di rito Romano. Dall'emissione del Motu Proprio Summorum Pontificum del Papa ci siamo sentiti in dovere ed anche il piacere di inserire il Messale del Rito di Pio V. Da quel momento abbiamo subito malevoli e cattivi attacchi da parte di alti prelati e sacerdoti. Nel tempo questi attacchi si sono affievoliti, grazie alle continue catechesi che il Papa rivolge principalmente ai Vescovi, ai sacerdoti e a noi fedeli.

La sua lettera, che rispettiamo, è una lettera isolata che evidenzia comunque una forte disobbedienza verso il nostro Sommo Pontefice ed è orientata insieme a Vescovi che fanno di tutto per protestantizzare la nostra fede remando contro le intenzioni del Papa, il quale invece si sforza di ricuperare la Liturgia e la Tradizione bi millenaria della Chiesa Cattolica.

Il suo scritto mette pure in evidenza che voi "modernisti" con il vostro progetto di trasformazione della Dottrina della Chiesa Cattolica, attuato in quarant'anni con un processo lento, un passo alla volta e nel silenzio si è malauguratamente per voi interrotto! E qui rinasce in voi un rigurgito rabbioso che viene sfogato verso il sito Maranatha.it . Sarebbe più onesto e corraggioso che vi indirizzarte ai vostri superiori: al Presidente CEI Card. Bagnasco ed al Santo Padre.

Ci dispiace per voi, ma grazie al Santo Padre Benedetto ed anche ai mezzi di comunicazione disponibili su internet, e dai feedback che riceviamo tramite i nostri siti web, le confermiamo da parte nostra che avete perso la battaglia. Le cose non sono più come prima. Dal Summorum Pontificum è tutto cambiato. Quello che ci stupisce è che in questi quarant’anni, con tutti i soldi ed i mezzi disponibili che avete avuto, non siete stati neanche capaci ad amalgamare un progetto mediatico che si contrapponga alla vostra disfatta. Mi lasci dire che tutto questo è comprensibile.

Gli ultimi quarantanni li avete utilizzati male, non solo alla eliminazione della lingua in latino (se la immagina una università che togliesse lo studio della matematica ai neo ingegneri con la scusa che il computer fa tutto lui), ma avete abbassato il vostro livello culturale, abbandonato la preghiera, lo studio e la serietà. Sopratutto avete alterato la Dottrina cattolica. Avete favorito la clericalizzazione dei laici e la laicizzazione del clero. Siete diventati sociologi, mondani, vestite in borghese alla moda e vi guardate bene dall'essere identificati in pubblico come preti. Le vostre Messe sono un happening, un incontro sociale, avete rimosso il crocifisso dall'altare, tolto le panche, è vietato inginocchiarsi, il silenzio lo esigete solo quando siete all'ambone e parlate di tutto fuorché di Dio, avete affossato la musica sacra ed il gregoriano, i laici hanno l'accesso al tabernacolo e dove ancora esiste il tabernacolo al centro dell'altare vi sedete di fronte mostrandoGli le natiche, avete eliminato il sacro…..

Badi bene che noi non siamo né "tradizionalisti" né "modernisti", ma semplicemente Cattolici, non abbiamo bisogno di inventarci un'altra denominazione. Non siamo nostalgici, né nobili, né amanti di pizzi e merletti, siamo semplicemente dei poveri Cristi, peccatori che invocano la misericordia di Dio e il suo aiuto per una continua conversione per noi, per tutti i vescovi, sacerdoti e per il nostro prossimo.

Noi accettiamo "tutto" il Magistero della Chiesa, tutti i concili, compreso il Vaticano II. Noi accettiamo senza riserve l'unico Rito della Messa nelle due forme, quella ordinaria di Paolo VI (però senza abusi!) e quella straordinaria di Pio V, le quali come dice il Santo Padre si arricchiscono a vicenda, ma perché ciò si verifichi è necessario che si celebrino ambedue le forme in Parrocchia! Questo purtroppo non potrà avvenire finché la forma straordinaria sarà esclusa, osteggiata da sacerdoti e da Vescovi disobbedienti al Santo Padre. Al momento, purtroppo è relegata in oratori lontani dalle parrocchie affinché non inquinino la protestantizzazione in corso dei pochi parrocchiani rimasti e anche per disperdere i gruppi cattolici amanti anche del rito nella forma straordinaria. 

Quando diciamo che "i nostri vescovi stanno uccidendo la nostra fede" ci riferiamo solamente a quelli che ostacolano le richieste legittime dei fedeli riguardo l’applicazione del Summorum Pontificum nelle nostre Parrocchie secondo le disposizioni del MP del Papa.

Abbiamo delle precise informazioni che non tutta la CEI è così. Molti santi Vescovi hanno il profondo desiderio di ubbidire il Santo Padre, ma la CEI di S.E. Bagnasco, da una stanza occulta glielo vieta. Dobbiamo anche evidenziare le violenze che subiscono molti sacerdoti che desiderano celebrare le due forme dello stesso rito. A questo riguardo le consigliamo di leggere il Discorso del Papa ai vescovi Brasiliani (Conferenze Episcopali, libertà dei vescovi) e non solo questo....

Porgiamo i nostri più cari saluti a Lei Sacerdote di Cristo e lo ricordiamo nelle nostre umili preghiere.

In Xto e Maria.
Paolo e Giovanni