segunda-feira, 5 de março de 2012

FIUV launches discussion papers on the 1962 Missal . La Federazione Internazionale Una Voce intende difendere l'integrità del Rito usus antiquior

The Foederatio Internationalis Una Voce (FIUV) is launching a series of short 'position papers' on aspects of the 1962 Missal, with a view to stimulating debate on aspects of the 'Extraordinary Form' which have been criticised in the past, and might be subject to change in the future.

We have a two-fold goal. First, to contribute to a debate, which has been on-going since at least the mid 20th Century, about the theological appropriateness and pastoral effectiveness of (what is now, in the Holy Father's phrase) 'the former liturgical tradition'. We wish to equip those attached to this tradition with the best possible arguments, backed by the best authorities, for maintaining the organic integrity of this tradition, expressed as succinctly as possible but, we hope, comprehensible to a wide audience. We hope in this way to raise the standard of debate which takes place no longer only in the seminar room, but wherever Catholics meet, particularly on the internet.

Secondly, we do this in light of the Holy Father's letter to Bishops accompanying the Motu Proprio Summorum Pontificum:

For that matter, the two Forms of the usage of the Roman Rite can be mutually enriching: new Saints and some of the new Prefaces can and should be inserted in the old Missal. The "Ecclesia Dei" Commission, in contact with various bodies devoted to the usus antiquior, will study the practical possibilities in this regard.

The FIUV is not merely one among many 'bodies devoted to the EF', but is the only international body able to speak for the laity attached to this form of the liturgy. We were established in 1965, at the very beginning of the 'Traditional Movement', and represent a large and growing number of lay associations in North and South America, Europe, Africa and Asia. We have been representing the views and needs of our member associations in Rome, and to the wider world, for nearly half a century.

Accordingly, we have set up a 'Liturgy and Spirituality Subcommittee' to coordinate the development and publication of these position papers. I (Joseph Shaw, coincidentally Chairman of the Latin Mass Society) am the Moderator of that Subcommittee, and in that capacity I am presenting these papers to the public, on Rorate Caeli, thanks to New Catholic's great hospitality.

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Mass celebrated by Cardinal Castrillón Hoyos, St Peter's, Rome, for the FIUV General Assembly, Nov 2011
While the Holy Father makes reference to two areas of possible change to the 1962 books, new Saints and Prefaces, debate about the future of these liturgical books is not limited to those matters. For that reason, and also because of the first mentioned purpose of these papers, we will be addressing topics on a wide range of issues. As well as an introductory paper, giving something of a disclaimer about our remit, the first six topics planned are:
Liturgical Piety and Participation
The Method of Receiving Communion
The Vulgate and Gallican Psalter
Liturgical Orientation
Holy Week

The papers will be published on Rorate Caeli and also made available on the FIUV website as pdfs.



Apprendiamo da Rorate Caeli:
La Foederatio Internationalis Una Voce ( FIUV ) sta lanciando una serie di succinte 'prese di posizione' su alcuni aspetti del Messale del 1962, al fine di stimolare il dibattito su quegli aspetti della 'forma straordinaria', che sono stati criticati in passato, e potrebbero essere soggetti a future modifiche.

Abbiamo un duplice obiettivo. In primo luogo, contribuire al dibattito, in corso almeno dalla metà del XX secolo, sull'adeguatezza e l'efficacia teologico pastorale di quella che oggi è, secondo la frase del Santo Padre, la 'tradizione liturgica precedente'. Vogliamo dotare coloro che sono legati a questa tradizione dei migliori argomenti possibili, sostenuti dalle migliori autorità, per mantenere l'organica di questa tradizione, espressa nel modo più succinto possibile, ma, speriamo, comprensibile a un vasto pubblico. Speriamo in questo modo di elevare il livello del dibattito che si svolge non più solo nelle aule di seminari, ma dovunque i cattolici si incontrano, soprattutto su Internet.

In secondo luogo, lo facciamo alla luce della lettera del Santo Padre ai vescovi, che accompagna il Motu Proprio Summorum Pontificum:
«Del resto le due forme dell’uso del Rito Romano possono arricchirsi a vicenda: nel Messale antico potranno e dovranno essere inseriti nuovi santi e alcuni dei nuovi prefazi. La Commissione “Ecclesia Dei” in contatto con i diversi enti dedicati all’ “usus antiquior” studierà le possibilità pratiche.»
Il FIUV non è soltanto una delle tante entità devote alla Forma Extraordinaria, ma è l'unico organismo internazionale in grado di parlare a nome dei laici legati a questa forma della liturgia. Siamo stati istituiti nel 1965, all'inizio del 'Movimento Tradizionale', e rappresentiamo un grande e crescente numero di associazioni di laici in Nord e Sud America, Europa, Africa e Asia. Abbiamo rappresentato il punto di vista e le esigenze delle associazioni a noi affiliate a Roma, e nel resto del mondo, per quasi mezzo secolo.

Di conseguenza, abbiamo creato un 'Sottocomitato Liturgia e Spiritualità' per coordinare lo sviluppo e la pubblicazione di questi documenti di sintesi. Io (Joseph Shaw, in questo momento presidente della Society Messa in latino ) sono il Moderatore di questa sottocommissione, e in tale veste sto presentando questi documenti al pubblico, su Rorate Caeli, grazie alla grande ospitalità di New Catholic.

Mentre il Santo Padre fa riferimento a due aree di possibile modifica dei libri liturgici del 1962, nuovi Santi e prefazi, il dibattito sul futuro di questi libri liturgici non si limita a tali materie. Per questo motivo, e anche per il primo obiettivo indicato da questo documento, affronteremo argomenti su una vasta gamma di questioni. Oltre ad una relazione introduttiva, dando una sorta di disclaimer sulla nostra competenza, i primi sei temi previsti sono:
  • Il Servizio di uomini e ragazzi presso l'Altare
  • Pietà liturgica e partecipazione
  • Il Modo di ricevere la Comunione
  • La Vulgata e il Salterio Gallicano
  • Orientamento liturgico
  • Settimana Santa

Vogliamo parlarne anche noi? Già le discussioni rischiano di andare al di là delle norme indicate dal Papa nella lettera ai vescovi o nella Universae ecclesiae:
24. I libri liturgici della forma extraordinaria vanno usati come sono. Tutti quelli che desiderano celebrare secondo la forma extraordinaria del Rito Romano devono conoscere le apposite rubriche e sono tenuti ad eseguirle correttamente nelle celebrazioni.
25. Nel Messale del 1962 potranno e dovranno essere inseriti nuovi santi e alcuni dei nuovi prefazi, secondo la normativa che verrà indicata in seguito.
Non mancano, ad esempio, i vescovi che parlano di introdurre il nuovo lezionario al rito Tridentino.

Dove sta andando la nostra Chiesa? Da un lato aumenta la consapevolezza, il Santo Padre non fa mancare i suoi richiami ed il suo esempio; ma, sul piano 'pastorale', i segnali sono sempre più scoraggianti.

E certe cose vanno dette e tenute ben presenti sul nascere. Non dobbiamo e non possiamo distogliere l'attenzione dalla minaccia reale, che è quella di una contaminazione progressiva del Rito usus antiquior provvidenzialmente tornato alla luce. E nemmeno dobbiamo dare per scontato che certe innovazioni debbano accadere comunque e nei termini ancora una volta distruttivi e non semplicemente di aggiornamento.

Tanto più se consideriamo che un ambito così serio e sacro come la Liturgia, che ci porta il respiro della Fede Apostolica arricchita da quella delle generazioni e dei grandi Santi che ci hanno preceduto, non può essere messo in mano né a laici cosiddetti ispirati o carismatici, - cioè con un movimento liturgico "dal basso" come preconizza il card. Cañizares - né a liturgisti improvvisati e neppure costruito a tavolino, come accaduto per il Novus Ordo. E nessun vero credente accetterà di vedersi imporre dall'alto un possibile raccapricciante "ibrido", frutto di possibili arbitrarie contaminazioni!