sábado, 16 de novembro de 2013

S. Alfonso Maria de Liguori, SERMONE XI. - PER LA DOMENICA VI. DOPO L'EPIFANIA.

S. Alfonso Maria de LiguoriSermoni compendiati
 
 




Della morte dei giusti.

Simile est regnum coelorum fermento, quod acceptum mulier abscondit in farinae satis tribus, donec fermentatum est totum. (Matth. 13. 33.)


Nel presente evangelio si dice che la donna dopo aver posto il fermento nella pasta di farina, aspetta che quella sia tutta fermentata, e, come volgarmente si dice, che sia cresciuta abbastanza. Quindi il Signore ci fa intendere che il regno de' cieli, cioè l'acquisto della beatitudine eterna, è simile a tal fermento: per il fermento s'intende la grazia di Dio, la quale fa che l'anima acquisti meriti per la vita eterna: ma questa vita eterna allora si ottiene, quando totum est fermentatum, cioè quando l'anima è giunta al termine della vita presente ed al compimento de' suoi meriti. Quindi oggi parleremo della morte de' giusti, la quale non dee già temersi, ma desiderarsi con tutto l'animo, poiché scrive s. Bernardo: Triplex in morte congratulatio, hominem ab omni labore, peccato et periculo liberari. Dice il santo che l'uomo nella sua morte dee seco congratularsi di tre cose: